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GiuAudizione di Casartigiani nella Commissione speciale per l’artigianato
Si è tenuta ieri 14 giugno, l’audizione della “Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese attive nell‘artigianato, nel commercio al dettaglio, e sulle politiche commerciali della grande distribuzione” del Consiglio Regionale della Sardegna.
Il Presidente Roberto Deriu e gli altri componenti della Commissione hanno incontrato una delegazione della Casartigiani Sardegna per capire quali siano i problemi principali e le istanze delle imprese dell’artigianato sardo.
L’Associazione ha presentato una relazione in cui si evidenziano innanzitutto i dati degli ultimi anni che vedono un trend negativo tra nuove imprese artigiane e cessazioni, in seguito si è fatto un quadro generale dei problemi strutturali che in Sardegna acuiscono i fattori di crisi generali.
Tra i problemi principali individuati vi sono la crisi dell’edilizia, l’accesso al credito, l’abusivismo, le difficoltà nel passaggio generazionale e alcuni vuoti normativi che impediscono l’iscrizione al Registro delle Imprese di alcuni imprenditori con alte competenze non certificate.
Per uscire dalla crisi dell’artigianato non vi è altra via che quella di uscire dalla crisi dell’edilizia. È questa, in sostanza, la posizione di Casartigiani, che individua nella crisi delle costruzioni il principale punto critico di rallentamento dell’intero comparto artigiano.
Il settore artigiano rappresenta storicamente una delle principali attività economiche del nostro territorio, che più di altre regioni negli anni della crisi ha registrato un netto calo dello stock di imprese. Vi è dunque la necessità di valorizzare le risorse esistenti, rappresentate dall’intero comparto, e, in particolare, quello a trazione edile. L’edilizia ha infatti a lungo rappresentato la vera locomotiva della nostra crescita, e solo rimettendola in moto è possibile riattivare un circolo virtuoso di sviluppo e prosperità, con effetti a cascata su tutto l’indotto artigiano.
A mero titolo di esempio, si rammentano i settori dei trasporti e degli impiantisti, idraulici, falegnami, infissisti, imbianchini, piastrellisti e altri ancora, che avrebbero enorme benefici dalla presente iniziativa. Ciò comporterebbe ampie ricadute occupazionali nonché il rilancio dei consumi finali delle famiglie.
Le politiche attuate negli ultimi anni, basate sugli incentivi fiscali, evidentemente hanno prodotto risultati non soddisfacenti; a ciò si aggiunge poi il noto problema dei lunghi tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione.
Casartigiani ritiene che il punto di svolta possa essere raggiunto solo attraverso un oculato snellimento delle procedure burocratiche proprie dei Comuni e, in particolare, una significativa riduzione degli oneri di fabbricazione. S’imporrebbe poi, a seguire, la necessità di una programmazione stabile e pluriennale, che incoraggi e promuova il recupero, valorizzazione e riqualificazione energetica del patrimonio abitativo esistente. Tutto ciò, se attuato in tempi rapidi, permetterebbe un cambio di passo in senso strutturale e qualitativo.
Oltre ciò sono state presentate alcune proposte riguardanti il comparto degli Acconciatori e affini e per il riconoscimento della categoria dei Toelettatori, queste ultime oggetto di discussione di altre audizioni delle commissioni consiliari.
Casartigiani si è resa disponibile per fornire supporto tecnico alla Commissione auspicando che le istanze delle imprese artigiane trovino accoglimento e che vengano adottate le soluzioni per far ripartire tutto il comparto.