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MarAncora disponibile per il 2020 il credito di imposta per nuovi investimenti
La Legge di Stabilità 2020 ha prorogato fino al 31 dicembre 2020 la misura agevolativa del Credito di imposta per Investimenti nel Mezzogiorno.
L’incentivo prevede un credito di imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97, nella misura del 45% per le micro e piccole imprese, del 35 % per le medie, del 25% per le grandi, che effettuano o abbiano effettuato investimenti in impianti, macchinari ed attrezzature, anche mediante leasing, con opzione di acquisto finale, nell’ambito di un progetto iniziale di investimento nell’arco temporale 2017 – 2020.
Risultano pertanto agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di un investimento iniziale, in macchinari, impianti e attrezzature varie, relativi:
• alla creazione di un nuovo stabilimento;
• all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
• alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti
mai fabbricati precedentemente;
• a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno
stabilimento esistente.
Possono accedere al beneficio tutte le imprese, ad esclusione di quelle operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti e delle relative infrastrutture, produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, settori creditizio, finanziario e assicurativo, settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.
Il bonus investimenti non si applica, altresì, alle imprese in difficoltà.
La legge prevede espressamente che il credito di imposta riguarda gli investimenti in beni strumentali “NUOVI”.
Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti di “mera sostituzione” in quanto gli stessi non possono essere mai considerati “investimenti iniziali”.
Non sono agevolabili gli immobili, i beni immateriali (brevetti, etc.) e gli investimenti in automezzi. Possono invece ritenersi agevolabili i c.d. mezzi d’opera ovvero i veicoli o complessi di veicoli dotati di particolari attrezzature per il carico e trasporto di materiali di impiego o di risulta dell’attività edilizia, stradale, di escavazione mineraria e materiali assimilati, a condizione che siano classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’articolo 2424 del Codice civile.
Sono inoltre esclusi i beni autonomamente destinati alla vendita (cd. beni merce), come pure quelli trasformati o assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita e i materiali di consumo.
I soggetti che intendano avvalersi del credito d’imposta devono presentare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate. La trasmissione avviene esclusivamente per via telematica, direttamente da parte dei soggetti abilitati.
L’Agenzia delle Entrate, sulla base della completezza dei dati esposti nel modello, rilascia in via telematica, per ogni comunicazione presentata, apposita ricevuta attestante la fruibilità o meno del credito d’imposta.
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