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NovCasartigiani Italia sul DL Ristori Bis
CASARTIGIANI accoglie positivamente il nuovo Decreto Ristori che recepisce numerose sollecitazioni avanzate dalla Confederazione durante le interlocuzioni dei giorni scorsi con il Governo. Destano preoccupazione in ogni caso – per le pesanti ricadute sul sistema economico – le ulteriori disposizioni del Ministero della Salute che da oggi estendono le restrizioni ad altre cinque importanti regioni ed alla Provincia di Bolzano.
Apprezzata in particolare la rideterminazione e l’estensione delle attività beneficiarie del contributo a fondo perduto su tutto il territorio nazionale a settori in precedenza esclusi, tra i quali i bus turistici, le altre attività di trasporti terrestri passeggeri (ad esempio le centrali radiotaxi), i fotoreporter, le lavanderie industriali e la fabbricazione di articoli esplosivi.
Bene anche la rimodulazione dell’indennizzo che per le gelaterie e le pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina e alberghi con sede operativa nelle aree rosse o arancioni indicate nel Dpcm del 3 novembre scorso, la quota percentuale del contributo è aumentata del 50% e arriva al 200%.
Per le attività della ristorazione senza somministrazione invece, se da un lato si valuta positivamente la sensibilità del Governo che ha inteso includere il settore tra quelli da indennizzare, non appare congrua la misura del ristoro che viene stabilita soltanto al 50% di quanto percepito nei mesi trascorsi con il Decreto Rilancio. L’auspicio di CASARTIGIANI è che durante la fase parlamentare del Decreto si possa giungere ad un cospicuo aumento dell’indennizzo che nell’artigianato riguarda numerose imprese, tra l’altro le rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio, che versano in grande difficoltà con forti cali di fatturato. Nel contempo sollecitiamo il legislatore ad inserire anche le lavanderie professionali, ingiustificatamente escluse tra i beneficiari dei contributi
Il Decreto Ristori bis istituisce poi un nuovo importante contributo a fondo perduto – pari al 200% – a favore di imprese che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (c.d. zone rosse). Tra queste i servizi degli istituti di bellezza, i servizi di manicure e pedicure, le attività di tatuaggio e piercing, i servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari) fortemente attenzionati da CASARTIGIANI nei giorni scorsi.
Resta da chiarire infine una importante questione legata alla mobilità intercomunale nelle zone di interdizione arancioni e rosse. In particolare – raccogliendo le numerose sollecitazioni provenienti da parrucchieri barbieri ed altri operatori dei servizi alla persona – CASARTIGIANI esprime l’auspicio che possa essere rivalutata anche in via interpretativa la disposizione contenuta nello scorso DPCM 3 novembre che impedirebbe lo spostamento al di fuori del proprio comune salvo il caso in cui non sia presente un’impresa che eserciti l’attività cui ci si rivolge. In moltissime piccole realtà territoriali infatti per usufruire di servizi alla persona o per recarsi presso un autoriparatore si cambia comune anche con modeste distanze